Organizzato e promosso dal CAI Sezione di Amatrice, con il patrocinio dei COMUNI di Accumoli e di Amatrice, si invitano tutti al II evento 2019 di MONTAGNE IN MOVIMENTO, sostenuto da Montura: IL GRAN SASSO INCONTRA ACCUMOLI e AMATRICE, con i nomi più noti tra gli arrampicatori e le guide alpine del Gran Sasso e della Majella.
Interverranno: Pasquale IANNETTI, Giampiero DI FEDERICO e Pierluigi BINI. Presenta Stefano ARDITO.
Sabato 13 aprile 2019 ore 18,30 presso la Sala Piovan ad Accumoli.
Ingresso libero fino a esaurimento posti. Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. | info 348.79.56.329 | www.caiamatrice.it
Una divertente e insolita conversazione con i nomi più noti tra gli arrampicatori e le guide alpine del Gran Sasso e della Majella presentati dallo scrittore e giornalista di montagna Stefano ARDITO.
Pasquale IANNETTI (1947) Teramano, è stato il gestore del rifugio Franchetti al Gran Sasso e a 20 anni è diventato guida alpina. Ha sviluppato la sua carriera al Gran Sasso, diventando capo stazione del Soccorso alpino, Istruttore Nazionale di Alpinismo del CAI e istruttore delle guide alpine. Nel 1979 ha aperto il Rifugio delle Guide a Prati di Tivo. Tutt’oggi continua ad arrampicare, a praticare scialpinismo e alpinismo su vie di notevole difficoltà.
Giampiero DI FEDERICO (1955) Nato nella Marsica ma cresciuto a Chieti, vive a Roccamorice (PE)
lavorando come guida alpina e istruttore di arrampicata. Con la sua ascesa di sette ore in solitaria sulla parete Nord Ovest del Gasherbrum I (1985) è diventato il più veloce salitore su una via nuova ad un Ottomila e il primo italiano ad aver superato un Ottomila in giornata. Sul Gran Sasso ha aperto i primi itinerari di VII e VIII grado del massiccio. Negli anni 70 e 80, sulle Alpi, era il più forte scalatore abruzzese. Sempre impegnato nella difesa delle montagne dal degrado ambientale ed è istruttore di arrampicata a Roccamorice, in Majella.
Pierluigi BINI (1959) Nato a Pontedera, ma radicato a Roma, ha iniziato ad arrampicare a 15 anni. Ha aperto delle celebri vie sulle pareti del Gran Sasso, ed è entrato nella leggenda per il suo stile di arrampicata libera calzando su vie di grandi difficoltà delle semplici scarpette da ginnastica bianche, le Superga. Ha fatto scuola la sua tecnica di arrampicata estrema, basata sulla velocità e spesso in solitaria. E’ stato attivo nelle Dolomiti, nella Yosemite Valley (USA), e nell’arco alpino privilegiando vie in solitaria di notevole difficoltà tecnica. Tutte le volte che può accantona il suo lavoro e la sua passione per le auto e va ad arrampicare su vie lunghe, molto impegnative.
(comunicato a cura di Ines Millesimi)