Tra studi passati e futuri
Il Laboratorio di Medicina Sperimentale e Patologia Ambientale, oltre a produrre pubblicazioni scientifiche proprie di alto livello, collabora con diversi enti di ricerca nel mondo. Dopo la collaborazione attivata con “La Jolla” University di San Diego (USCD), si è concluso in questi giorni un lavoro in collaborazione con il gruppo della Dottoressa Maria Grazia Giansanti del CNR che ha portato ad un’importante pubblicazione scientifica sulla rivista “Plos Genetics” (impact factor 8,5) dal titolo “GOLPH3 Is Essential for Contractile Ring Formation and Rab11 Localization to the Cleavage Site during Cytokinesis in Drosophila melanogaster”.
GOLPH3 è un potente oncogene, implicato nello sviluppo di diverse forme di tumori solidi tra cui il tumore al seno, il carcinoma ovarico, il glioblastoma, il tumore della prostata, il tumore polmonare. Studi molto recenti hanno dimostrato che la sovraespressione di GOLPH3 è associata ad una prognosi infausta del cancro. Tuttavia i meccanismi molecolari che coinvolgono GOLPH3 nella tumorigenesi sono ancora poco conosciuti. Le ricerche, finanziate da AIRC e condotte in gran parte presso l’Istituto di Biologia, Medicina Molecolare e NanoBiotecnologie del CNR dal gruppo di ricerca della Dr. Giansanti hanno avuto la collaborazione del Dr. Vincenzo Mattei per una parte degli esperimenti di biochimica eseguiti nel “Laboratorio di Medicina Sperimentale e Patologia Ambientale” del Consorzio Universitario “Sabina Universitas. Nel nostro organismo la citochinesi rappresenta l’atto finale della divisione cellulare che separa definitivamente le due cellule figlie. E’ noto da molti anni che il fallimento della citochinesi porta alla formazione di cellule tetraploidi geneticamente instabili determinando l’insorgenza del cancro. I dati pubblicati sulla rivista Plos Genetics dimostrano che GOLPH3 è essenziale nelle fasi iniziali della citochinesi. GOLPH3 si localizza nella regione centrale della cellula in divisione e serve per la costruzione e la stabilità dell’anello contrattile, una struttura cellulare che contiene proteine simili a quelle che servono per la contrazione del muscolo. Questi studi aprono nuove strade alla comprensione dei complessi circuiti molecolari che collegano GOLPH3 alla trasformazione cellulare.
Questi risultati confermano l’alto livello a cui la ricerca reatina, se sufficientemente supportata, è in grado di arrivare.
A riprova del prestigio scientifico raggiunto dai ricercatori del Consorzio Universitario “Sabina Universitas”, a fine Maggio è stato inviato un abstract al più importante congresso di Neuroscienze (Neuroscience 2014), organizzato dalla Society for Neuroscience che si terrà a Washington DC dal 15 al 19 Novembre 2014 e vedrà impegnati i ricercatori della nostra Università.
Link abstract su PubMed: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24786584