Firmato l’accordo per la costituzione del nuovo Centro di ricerca per l’innovazione sull’economia circolare e sulla salute.
Lunedì 17 ottobre la rettrice Antonella Polimeni e il rettore dell’Università della Tuscia Stefano Ubertini hanno firmato l’accordo per l’ATS (Associazione temporanea di scopo) finalizzata all’attivazione del Centro di ricerca per l’innovazione sull’economia circolare e sulla salute di Rieti , che vede il coinvolgimento, oltre che dei due Atenei, del Parco scientifico e tecnologico dell’Alto Lazio. L’ATS costituisce la struttura a cui verranno conferite le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza-Fondo complementare nell’ambito del programma unitario di intervento per le aree del terremoto del 2009 e 2016, assegnate dal Commissario straordinario, Giovanni Legnini, sulla base dei progetti presentati.
Queste risorse, unitamente a quelle derivanti dall’accordo di programma firmato dal Ministro dell’Università e della ricerca, Maria Cristina Messa, sono destinate a supportare le attività della Sapienza e dell’Università della Tuscia, come enti promotori dello sviluppo culturale e socioeconomico della città di Rieti e provincia. Coerenti con queste finalità sono anche le risorse che deriveranno dall’Agenzia per la Coesione territoriale che ha valutato favorevolmente il progetto interuniversitario presentato da Sapienza come capofila in collaborazione con l’Università della Tuscia.
“Con questo progetto – dichiara la rettrice Antonella Polimeni – Sapienza intende potenziare e incrementare l’offerta didattica presso il polo di Rieti con l’attivazione di 4 ulteriori corsi di laurea delle Professioni sanitarie, un corso di laurea in Ingegneria e un corso di laurea in Economia interateneo con l’Università della Tuscia, oltre ai corsi già presenti. A ciò si aggiunge, inoltre, la costituzione di un polo di ricerca che, in continuo dialogo con il tessuto economico produttivo locale, sia in grado non solo di promuovere lo sviluppo della ricerca scientifica di tematiche innovative nell’ambito del settore biomedico e del riciclo e riutilizzo dei rifiuti da costruzione e demolizione (CDW); ma anche di intercettare investimenti nazionali e internazionali, contribuendo così a costituire un volano di sviluppo per il territorio dell’Alto Lazio”.
In questa logica si deve anche inquadrare l’avvio del rapporto di collaborazione diretta delle Facoltà mediche di Sapienza con la ASL di Rieti, che porterà all’attivazione delle prime strutture assistenziali clinicizzate presso l’Azienda sanitaria locale, garantendo il contributo dell’innovazione scientifica oltre alla competenza assistenziale e alla piena integrazione della rete formativa nel territorio.
“L'avvio del Centro di ricerca per l’innovazione sull’economia circolare e sulla salute - afferma il rettore Stefano Ubertini - rappresenta una irrinunciabile opportunità di crescita per il Polo Universitario di Rieti con conseguenti ricadute positive per l'intero territorio. La firma dell'ATS è una ulteriore manifestazione della sinergia con la Sapienza, con la quale abbiamo già avviato da tempo corsi interateneo, con il comune intento di lavorare a progetti formativi congiunti per raggiungere standard qualitativi sempre più elevati, con particolare riferimento a tematiche fondamentali come la salute e la sostenibilità ambientale.”